Cambiamenti climatici

Pubblicato da Patrizia Baffi il

Perché è urgente intervenire

I cambiamenti climatici in atto stanno ridisegnando il mondo e amplificando i rischi di instabilità in tutte le sue forme. Negli ultimi vent’anni abbiamo conosciuto i diciotto anni più caldi mai registrati, un dato da cui emerge una chiara tendenza. 

L’impatto del riscaldamento del pianeta sta trasformando l’ambiente in cui viviamo e aumentando la frequenza e l’intensità sui fenomeni meteorologici estremi, al punto che negli ultimi cinque anni l’Europa ha registrato quattro ondate di caldo eccezionali; di recente forti siccità hanno colpito gran parte del continente e una serie di alluvioni si è abbattuta in particolare sulle regioni centrali ed orientali. Fenomeni estremi legati al clima, come gli incendi boschivi, le piene improvvise, alluvioni ed esondazioni sono causa di pesanti devastazioni. 

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Cambiamento climatico e aumento delle temperature

L’impegno dell’Europa è quello di guidare l’azione internazionale per il clima, e di delineare una transizione verso l’azzeramento delle “emissioni nette” di gas a effetto serra entro il 2050 e nel contempo di limitare a 1,5°C l’aumento della temperatura mondiale.

Le emissioni non possono essere completamente azzerate. È ipotizzabile una riduzione sino all’80% (sul trasporto aereo ad esempio non si potranno mai ridurre le emissioni) il restante 20% occorre catturarlo (attraverso alberi e foreste, suolo agricolo ecc.) per poter arrivare a “zero emissioni nette”.

Raggiungere questo obiettivo comporta profonde trasformazioni economiche e sociali, che interessano ogni settore dell’economia, nel corso di una sola generazione; un obiettivo fattibile a patto di agire subito e usare tutti gli strumenti a nostra disposizione. 

Cosa può fare Regione Lombardia

1) Dotarsi di un Piano Regionale Energia e Clima il prima possibile, entro il 2020che funga da strumento direttore di tutti i piani regionali di settore 

2) Predisporre modifiche e aggiornamenti alle normative regionali; 

Cosa deve fare Regione Lombardia dopo essersi dotata di un Piano Regionale per dare un contributo e diminuire l’impatto che le emissioni hanno sul clima? Come agire per essere allineati con le regioni più all’avanguardia su questo fronte nel mondo? 

3) Occorre Riorientare tutte le politiche di settore che contribuiscono a reimmettere i gas climalteranti in atmosfera prevedendo, oltre alla revisione della disciplina normativa, l’aggiornamento dei piani e dei programmi2, armonizzandoli sugli orizzonti temporali propri delle politiche comunitarie e degli impegni internazionali assunti in materia di cambiamenti climatici al 2030 e al 2050, con particolare attenzione agli strumenti di pianificazione relativi ai seguenti macrosettori: difesa del suolo e risorse idriche; mobilità e qualità dell’aria; agricoltura e biodiversità; edilizia ed energia; economia circolare e rifiuti; industria 

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L’importanza di ricercare una governance multilivello

Le città sono già diventate laboratori di soluzioni sostenibili e trasformative. La rigenerazione urbana e una migliore pianificazione dello spazio, inclusi gli spazi verdi, possono essere motori importanti per la lotta ai cambiamenti climatici. 

Regione Lombardia dovrebbe trarre vantaggio dal ruolo che possono svolgere le città e i Comuni, ampliandolo anche attraverso :

  • Il finanziamento di Piani Clima locali 
  • Promuovere l’aggiornamento di “Linee guida per la definizione e attuazione di una strategia di riduzione delle emissioni di gas serra da parte delle Pubbliche Amministrazioni”
  • Accompagnare e sostenere le amministrazioni locali aderenti al “Nuovo Patto dei Sindaci per il Clima e l’Energia” nella realizzazione del Piano di Azione per l’Energia Sostenibile ed il Clima (PAESC), anche attraverso lo stanziamento di opportune risorse 

Il coinvolgimento di tutti i portatori di interesse

Perché la transizione verso un’economia a zero emissioni nette divenga realtà non basta concentrarsi sulle tecnologie e i posti di lavoro, perché il processo riguarda le persone e la loro vita quotidiana, il modo in cui lavorano, si spostano e vivono. La transizione può avvenire solo se i cittadini accolgono positivamente il cambiamento, si impegnano e lo considerano utile per la loro vita e per quella dei loro figli. I consumatori hanno infatti un ruolo decisivo nel portare avanti la trasformazione verso un’economia a zero emissioni nette di gas a effetto serra: la scelta di ogni individuo al momento di acquistare casa, servizi energetici, un veicolo, elettrodomestici o apparecchiature nuove incide su quella che sarà la sua impronta di carbonio. 

Occorre agire sulla responsabilizzazione di tutti i cittadini e consumatori, che devono sentire di poter operare il cambiamento, e sulla corretta informazione del pubblico. 

A tal fine si ritiene utile: 

Istituire un “Forum regionale” sui cambiamenti climatici, quale luogo di dialogo permanente non solo con amministrazioni locali e rappresentanti dei settori economici e produttivi, ma anche con associazioni e rappresentanti della società civile, per confrontarsi sulle politiche di mitigazione e adattamento in atto, i risultati raggiunti, obiettivi e sviluppi futuri, e garantire la massima informazione ai cittadini 

Effetti dei cambiamenti climatici

  • Grande aumento dei picchi di calore 
  • Calo delle precipitazioni e della portata dei fiumi 
  • Rischio crescente di siccità 
  • Rischio crescente di perdita di biodiversità 
  • Rischio crescente di incendi boschivi 
  • Aumento della concorrenza tra vari utilizzatori 
  • Domanda idrica in aumento per l’agricoltura 
  • Calo dei raccolti 
  • Aumento della mortalità da ondate di calore 
  • Aumento della domanda d’energia
  • Aumento di pericoli climatici plurimi 
  • Effetti negativi per la maggior parte dei settori economici 

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