Rosa Camuna: candidatura per Pierre di Lodi
Baffi candida l’associazione “Pierre” di Lodi alla Rosa Camuna
Riconoscimento regionale per le realtà meritevoli
Patrizia Baffi ha candidato la onlus lodigiana “Pierre – lotta all’esclusione sociale” per l’assegnazione della Rosa Camuna, il riconoscimento che la Regione Lombardia assegna ogni anno il 29 maggio, in occasione della festa regionale, alle personalità e alle realtà particolarmente meritevoli del territorio lombardo.
“un riconoscimento regionale non solo meritato, ma anche di grande stimolo”
“L’associazione “Pierre – lotta all’esclusione sociale” dagli anni ’80 opera a Lodi per l’integrazione, soprattutto dei minori, e con i tossicodipendenti – spiega Baffi -. Tanti volontari lavorano per aiutare i ragazzi nel doposcuola e per l’insegnamento della lingua italiana a chi è arrivato da altri Paesi.
Il doposcuola popolare dà un sostegno oggi a 73 bambini, in modo gratuito, per tre ore al giorno da lunedì a venerdì all’interno della Casa del Quartiere in zona San Fereolo.
Non solo aiuto scolastico, ma anche attività ludiche e formative, per avvicinare anche i ragazzi che hanno più difficoltà.
Grazie a una mediatrice culturale l’associazione tiene costantemente informate le famiglie di origine straniera dell’andamento e dei progressi dei loro figli: è un modo per fare integrazione tutti i giorni, con fatti concreti, frutto di tantissima dedizione.
Da diversi anni “Pierre” si occupa anche dei tossicodipendenti, con il progetto “On the road” grazie a un camper con cui due volte a settimana offre un contatto umano e una prima forma di sostegno e aiuto a persone dipendenti dalla droga.
Anche in questo caso l’associazione dimostra totale gratuità nell’essere vicina a chi vive ai margini.
Ho candidato “Pierre” alla Rosa Camuna perché penso sia uno splendido esempio di dedizione e di vicinanza alle persone che hanno bisogno e per favorirne l’integrazione, un progetto che nasce e vive nella città di Lodi, rappresentandone la generosità e l’attenzione al prossimo: in altre parole, rappresentandone la bellezza.
Sono convinta che un riconoscimento regionale sarebbe non solo meritato ma anche di esempio e stimolo per tanti lombardi.”
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