Dispositivo anti-abbandono bebè: slittano i tempi
Ho appreso con dispiacere che l’obbligo di dotarsi di dispositivi anti-abbandono per i seggiolini dei bambini nelle auto slitta a data da destinarsi, perché il Ministero dei Trasporti non ha prodotto il decreto attuativo necessario a far scattare l’obbligo dal 1 luglio2019 come previsto dalla Legge.
Un rinvio pericoloso, soprattutto in vista dell’estate, il periodo che statisticamente ha visto il verificarsi della maggior parte delle amnesie dissociative, un blackout mentale causato da traumi e forte stress che negli ultimi dieci anni in Italia ha causato la morte di otto bambini.
Per questa inadempienza, le famiglie non avranno un efficace strumento per contrastare il fenomeno degli abbandoni accidentali dei bambini in macchina. E pensare che già lo scorso ottobre, in attesa dell’entrata in vigore dell’obbligo dei dispositivi, anche in Consiglio Regionale della Lombardia ci eravamo tutti attivati approvando, all’unanimità, una mozione che chiedeva, per le famiglie in difficoltà, lo stanziamento di risorse per l’acquisto dei sensori salva-bebè per i piccoli fino a 4 anni.
Nel mio intervento in Aula, infatti, avevo sottolineato che dal 1998 ad oggi 8 bambini sono morti in Italia dimenticati in auto: si tratta di tragedie non attribuibili a mancanza di amore o trascuratezza ma, secondo i medici, nel momento del dramma i genitori vengono colpiti da amnesia dissociativa.
C’è dell’altro, secondo le statistiche, sebbene l’articolo 172 del Codice della strada costringa i genitori a trasportare i bambini alti fino a 150 centimetri con sistemi di ritenuta che variano con l’età e il peso, due adulti su dieci non lo fanno, esponendo i minori a gravi rischi. E le sanzioni previste, che vanno dagli 80 ai 323 euro e 5 punti in meno sulla patente – con due violazioni in due anni è prevista la sospensione della patente da 15 giorni a 2 mesi – purtroppo non hanno costituito un deterrente valido.

Per questo motivo, avevo invitato Regione Lombardia a cogliere l’occasione dell’entrata in vigore dell’obbligo dei dispositivi salva bebè per fare una campagna di informazione e sensibilizzazione non solo su questi nuovi sistemi di sicurezza, ma anche sulle regole già in vigore sull’uso corretto dei seggiolini e sul trasporto dei bimbi in auto.
“Nonostante l’obbligo previsto dal Codice della Strada, due adulti su dieci non utilizzano sistemi di ritenuta per i bambini”
Il dispositivo salva bebè prevede un congegno sotto la seduta che sarà in grado di rilevare se il posto è occupato o no: come per le cinture di sicurezza, quando il sistema si accorge che il motore e il quadro dell’auto sono spenti, ma sul seggiolino grava ancora il peso del bambino, manda, attraverso una app, un segnale allo smartphone del proprietario dell’auto e ad altri eventuali cellulari di parenti indicati.
In attesa di capire come il Ministero dei Trasporti colmerà l’inadempienza, mi permetto di consigliare alle famiglie di acquistare i sensori (il dispositivo costa circa 50/60 euro ma sono previsti, quando entrerà in vigore la legge nazionale, contributi finalizzati).
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