Disabili: negato il tavolo
Baffi, “Regione Lombardia nega il tavolo di confronto sulle nuove misure per la disabilità grave e gravissima, ma grazie alla discussione in aula adegua a 600 euro il contributo minimo mensile”
“La Giunta regionale non ritiene di dover rivedere con l’apertura di un tavolo di confronto, i contenuti della delibera con cui ha approvato le nuove misure per la disabilità grave e gravissima lo scorso 23 dicembre, questo quanto sostenuto dall’Assessore Bolognini oggi in aula consiliare, ma su questo tema la discussione non finisce qui” dichiara la Consigliera regionale Patrizia Baffi.“Ritengo incomprensibile la posizione di chiusura tenuta oggi dalla maggioranza di fronte alle necessità avanzate in queste settimane da tutte le associazioni che rappresentano il mondo della disabilità a livello regionale”.
Una delibera che va nel senso opposto a quanto auspicato dal Piano nazionale sulla non autosufficienza presentato a ottobre dalla Ministra per le Politiche sociali che, pur non vietando l’imposizione di requisiti Isee, indica chiaramente che essi non andrebbero applicati quando si tratta di disabilità gravissime. “Disposizioni penalizzanti per i disabili e per le loro famiglie” torna a ribadire la Consigliera Baffi “Non siamo contrari alla rendicontazione dell’utilizzo delle risorse, ma se prendiamo ad esempio in esame i criteri previsti per il buono mensile erogato in base alla permanenza a domicilio della persona con disabilità gravissima, la previsione di 40 ore settimanali per gli assistenti non conviventi a fronte di un contributo di 500 euro è la dimostrazione evidente di una misura inadeguata, un intervento che non andrebbe a coprire neanche la metà dei costi di una formale assunzione, con il rischio di incentivare l’assunzione dei familiari conviventi e di andare nella direzione contraria a quella che si dovrebbe privilegiare, che è quella dell’autonomia e dell’alleggerimento dei carichi familiari con aiuti esterni”.
“I fondi complessivi stanziati a livello nazionale sulla non autosufficienza per la Lombardia si traducono in 91 milioni di euro annuali, con un aumento di 21 milioni rispetto all’anno precedente” sottolinea la Consigliera Baffi “Non è quindi un problema di risorse, ma di regole restrittive, che così come definite dalla maggioranza nella DGR 2720 del 23.12.2019, escludono dalla platea molte persone e famiglie in difficoltà”.
I criteri di riparto delle risorse nazionali previsti dal Fondo per le non autosufficienze assegnano di fatto alla Lombardia la quota regionale più alta attribuendo una percentuale di quasi il 16%, su un totale complessivo di 573 milioni di euro.
Le risorse del FNA in Lombardia sono integrate per il 2020 da risorse regionali per 10 milioni di euro e da 6 milioni di euro del Fondo Sanitario Regionale.
“La discussione di oggi ha consentito di riportare il valore del contributo minimo mensile erogato da 400 a 600 euro” dichiara infine la Consigliera Baffi. “Un primo risultato che migliora ma non risolve i problemi che emergono dal testo della delibera. Resto quindi in attesa di poter continuare il dibattito ed il confronto in Commissione III dove auspico che venga calendarizzata al più presto l’audizione dell’Assessore. Italia Viva non arretrerà di un passo”, conclude l’esponente di Italia Viva.
0 commenti