Disabili: accessibilità per tutti
Baffi, : “L’accessibilità alle iniziative culturali deve essere garantita a tutti”
“Dopo l’episodio di Monza e l’accesa discussione sulla scelta di organizzare il programma di iniziative culturali all’Arengario, edificio storico non accessibile alle persone con disabilità, come anticipato nei giorni scorsi, ho depositato in Regione una interpellanza con risposta orale in Commissione”, dichiara la Consigliera Patrizia Baffi “Chiedo all’assessore se non intenda intervenire subito, in attesa di un intervento normativo di integrazione delle disposizioni regionali, con una circolare in materia, rivolta a tutti i Comuni, affinchè la calendarizzazione di iniziative culturali sia programmata presso strutture pubbliche che rispettino i requisiti di accessibilità per tutte le categorie di visitatori”.
A livello regionale è la legge 20 febbraio 1989, n. 6 che disciplina l’argomento “Norme sull’eliminazione delle barriere architettoniche e prescrizioni tecniche di attuazione”, ma diverse sono le disposizioni a livello comunitario e nazionale che intervengono in modo chiaro e indiscutibile in tema di accessibilità ai luoghi ed alle iniziative di interesse culturale, a partire dalla Convenzione dei diritti delle persone con disabilità, adottata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 13 dicembre 2006, che prevede all’art. 30 una specifica attenzione per il settore della vita culturale e per l’accesso delle persone con disabilità al patrimonio culturale (1).
“E’ opportuno evidenziare che le barriere architettoniche sono un ostacolo per “chiunque”, quindi non solo per particolari categorie di persone in condizioni di disabilità, ma per tutti i potenziali fruitori di un bene o di una iniziativa culturale” prosegue la Consigliera Baffi “Un tema su cui gli enti locali, a partire dai Comuni, non possono esimersi dal dedicare la massima attenzione, nel rispetto delle normative in vigore”.
A livello nazionale si è intervenuti anche con il Decreto del Ministero per i Beni e le Attività Culturali del 10 maggio 2001 “Atto di Indirizzo sui criteri tecnico-scientifici e sugli standard di funzionamento e sviluppo dei musei” che precisa “(…) Ogni museo è tenuto, anche nel rispetto della normativa vigente, a dedicare impegno e risorse affinchè l’accesso al museo sia garantito a tutte le categorie di visitatori/utenti dei servizi rimuovendo barriere architettoniche e ostacoli di ogni genere che possano impedirne e limitarne la fruizione a tutti i livelli.”
“In Lombardia abbiamo ancora molto da fare, lo dimostrano i dati del monitoraggio realizzato nel 2018 da ANCI sullo stato di attuazione dei Piani di Eliminazione delle Barriere Architettoniche”, continua la Consigliera Patrizia Baffi di Italia Viva “La Regione deve prendere una posizione chiara su questo fronte, rafforzare gli indirizzi e integrare la legge regionale in vigore affinchè l’accessibilità alla cultura nel nostro territorio non possa più essere preclusa a causa di una scelta del tutto locale”, conclude la Consigliera Baffi.
(1) Dalla Convenzione sui diritti delle persone con disabilità
Articolo 30 Partecipazione alla vita culturale, alla ricreazione, al tempo libero e allo sport
1. Gli Stati Parti riconoscono il diritto delle persone con disabilità a prendere parte su base di eguaglianza con gli altri alla vita culturale e dovranno prendere tutte le misure appropriate per assicurare che le persone con disabilità: (a) Godano dell’accesso ai materiali culturali in formati accessibili; (b) Abbiano accesso a programmi televisivi, film, teatro e altre attività culturali, in forme accessibili; (c) Abbiano accesso a luoghi di attività culturali, come teatri, musei, cinema, biblioteche e servizi turistici, e, per quanto possibile, abbiano accesso a monumenti e siti importanti per la cultura nazionale. (omissis)
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