Contrasto alla violenza contro le donne
Baffi : “Violenza sulle donne, si è persa un’occasione di tutelare le vittime”
“Dopo la bocciatura in Commissione, ho ripresentato in Aula i miei emendamenti al ‘Piano quadriennale regionale per le politiche di parità, prevenzione e contrasto alla violenza contro le donne 2020 – 2023’. Essi chiedevano la modifica delle procedure e degli schemi di convenzione, affinché fossero escluse richieste di dati che non consentano di garantire l’anonimato alla donna vittima di violenza, quali ad esempio il codice fiscale: l’obiettivo era che anche in Lombardia i Centri antiviolenza venissero percepiti dalle donne vittime di violenza come un luogo sicuro dove poter chiedere aiuto. Purtroppo anche in Consiglio tali emendamenti non sono stati approvati: Regione Lombardia ha perso un’occasione di tutelare le vittime.”
“Per quanto io sia certa che le procedure previste da Regione Lombardia siano state impostate nel pieno rispetto della normativa sulla privacy, il problema è che non è stata considerata appieno la condizione di massima vulnerabilità in cui versano buona parte delle donne che si rivolgono ai Centri. Si tratta di donne che stanno attraversando un momento difficilissimo della loro vita: vanno ascoltate e supportate, non certo schedate.”
“Tenuto conto che il fenomeno della violenza di genere ancora oggi sembra resti in gran parte sommerso per l’estrema difficoltà di far emergere comportamenti violenti e abusanti, la richiesta di codice fiscale risulta quindi essere un forte deterrente per quelle donne che temono che da qualche parte rimanga una schedatura con i loro dati che prima o poi qualcuno potrebbe usare contro di loro. Ed è proprio per questo motivo che diversi centri antiviolenza non hanno sottoscritto la convenzione regionale, rinunciando così ai finanziamenti regionali.”

Per dotare il Piano per le politiche di parità delle adeguate risorse finanziarie, il Consigliere Baffi aveva presentato l’ordine del giorno 837, (approvato all’unanimità nella seduta consiliare del 17 dicembre, in occasione della discussione di bilancio), che invitava la Giunta regionale a:
– sostenere in modo completo, anche dal punto di vista economico, tutti gli interventi previsti dal Piano quadriennale regionale per le politiche di parità;
– incrementare quindi le risorse finanziarie per gli anni 2020 e 2021, destinate alle 27 reti lombarde antiviolenza.
Tuttavia, nel corso della discussione di bilancio erano stati bocciati gli emendamenti finanziari che proponevano di riportare lo stanziamento regionale perlomeno a un milione di Euro, a fronte dei soli 700mila Euro previsti per il 2020.
Qui è possibile vedere la Proposta di Atto Amministrativo:
PDA28-EM_1_2-Baffi“Auspico quindi che la Giunta regionale sia in grado di dare attuazione all’ordine del giorno approvato dal Consiglio il prima possibile procedendo all’integrazione delle risorse regionali a partire dal bilancio in corso.”
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