Tutela della Sanità lodigiana
Baffi (Italia Viva): “Serve una nuova strategia per il territorio lodigiano, penalizzato dall’aggregazione con la Città Metropolitana”
“La costituzione di una grande ATS della Città Metropolitana, che così come previsto dalla L.R. 23/2015 ha inglobato il territorio della Provincia di Lodi, ha di fatto penalizzato il territorio lodigiano” dichiara il Consigliere Regionale Patrizia Baffi “E’ quello che da sempre sostengo ed è proprio in questo solco che ho posto il tema per prima, più di un anno fa, quando ho presentato in Consiglio Regionale un ordine del giorno, approvato dall’aula, con cui sono stati concessi ulteriori 12 mesi di tempo affinchè i territori che lo ritenevano opportuno potessero presentare una diversa proposta di revisione dei confini delle ATS.”
Con l’approvazione dell’ordine del giorno n. 121 in data 20 novembre 2018 “Modifiche attuale assetto delle Agenzie di Tutela della Salute”, allegato, presentato in occasione della discussione del PDL 29 “Modifiche al Titolo I, al Titolo III e all’allegato 1 della L.R. n. 33/2009 “Testo Unico delle leggi regionali in materia di sanità”, il Consiglio Regionale invitava la Giunta Regionale “a provvedere entro il 31 dicembre 2019 alla revisione dell’Allegato 1 relativamente all’assetto delle Agenzie di Tutela della Salute (ATS) previo svolgimento presso la commissione consiliare competente di apposite consultazioni finalizzate alla verifica degli impatti sui territori delle attuali aggregazioni“
“Nell’ambito di tale proposta avevo anche avuto la disponibilità dell’Assessorato al Welfare a fare da cabina di regia per valutare le diverse richieste dei territori.” prosegue Patrizia Baffi “Ritenevo opportuno che fossero i territori ad interrogarsi, i Sindaci per primi, insieme a tutti gli stakeholders”.
“La mia richiesta nasceva proprio da un confronto con gli amministratori locali avvenuto a metà settembre 2018 e aveva raccolto ampio consenso tra i Sindaci. Due le proposte che avevo avanzato per il territorio lodigiano: chiedere di rivedere i confini oppure di potenziare il Distretto Sanitario dandogli maggiori funzioni e più autonomia. Dal confronto doveva nascere una valutazione oggettiva dei benefici e delle criticità dell’appartenenza del territorio lodigiano all’ATS di Milano”
“Nei primi mesi del 2019 la Provincia di Lodi ha istituito il tavolo di lavoro, all’interno del quale avevo suggerito di fare audizioni, ma i lavori di quel tavolo credo non abbiano più avuto seguito” sottolinea l’esponente di Italia Viva “Nel frattempo ho sollecitato sul tema anche il Direttore Generale dell’ATS, Walter Bergamaschi, con una lunga lettera in cui evidenziavo che il Distretto Sanitario di Lodi necessitava di un potenziamento sia in termini di funzioni che di maggiore autonomia”.
“Le criticità per il nostro territorio sono evidenti e sotto gli occhi di tutti: in questi anni è stata persa la capacità contrattuale, l’aggregazione è avvenuta con un territorio, quello della Città Metropolitana di Milano, con caratteristiche morfologiche e di densità di popolazione completamente diverse. La stessa riforma incentrata sul paziente cronico ha dimostrato di avere livelli di efficacia ben diversi nell’area urbana di Milano e nel territorio lodigiano” evidenzia Patrizia Baffi.
“Il confronto che era necessario probabilmente si è interrotto e ora dobbiamo recuperare per arrivare insieme a valutare quali possibili strade restano ancora da poter percorrere per ridare centralità al nostro territorio anche sotto il profilo sanitario” conclude Patrizia Baffi
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