Sicurezza nelle residenze sociosanitarie
Baffi (Italia Viva): “Per garantire sicurezza nelle strutture sociosanitarie serve un intervento economico straordinario”
“Seppur con qualche mese di ritardo, ritengo che la delibera adottata ieri dalla Giunta regionale, con gli indirizzi per la gestione dell’emergenza nelle strutture sociosanitarie ed evitare nuovi focolai, sia un atto tutelante e garantista per gli ospiti delle residenze” dichiara il Consigliere Regionale Patrizia Baffi a margine dell’audizione dell’Assessore Gallera di oggi in Commissione Sanità.
Nella seduta di ieri la Giunta regionale ha adottato la delibera n. 3226 avente ad oggetto “ATTO DI INDIRIZZO IN AMBITO SOCIOSANITARIO SUCCESSIVO ALLA “FASE 1” DELL’EMERGENZA EPIDEMIOLOGICA DA COVID-19”, illustrata oggi in Commissione Sanità dall’Assessore Gallera.
L’atto di indirizzo si riferisce ai principali setting assistenziali (residenziale, semiresidenziale e ambulatoriale, domiciliare), nonché per i servizi dell’area della salute mentale (neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza, sperimentazioni RIA minori e case management, della psichiatria, delle dipendenze) e della sanità penitenziaria.
“Una delibera molto articolata che prevede elementi tutelanti di carattere sanitario con l’individuazione di specifiche responsabilità in capo al Referente COVID-19 che potrà, preferibilmente, si legge nel testo, coincidere con il Direttore sanitario, ove presente” prosegue l’esponente di Italia Viva “Di particolare importanza la scelta di non consentire nuovi ingressi di persone positive nelle strutture, individuando un percorso che prevede più fasi per garantire la gestione in sicurezza (inchiesta, isolamento domiciliare e l’esecuzione di tampone naso-faringeo e test sierologico per COVID-19)”.
“E’ evidente che per garantire la dovuta sicurezza le strutture sociosanitarie si troveranno a gestire minori introiti (il percorso per i nuovi ingressi richiede inevitabilmente tempi più lunghi e non consente di poter garantire performance di copertura dei posti letto adeguate) e a sostenere maggiori spese strutturali e strumentali” sottolinea Patrizia Baffi “Regione Lombardia dovrà quindi accompagnare al più presto tali misure con un intervento economico straordinario, definendo non solo la remunerazione dei maggiori costi correlati alle attività svolte dagli enti erogatori nella fase di emergenza COVID – 19, ma anche il possibile riconoscimento dei posti letto non coperti che, a fronte di un rallentamento negli ingressi, andrebbero di conseguenza ad alimentare un deficit di bilancio per le residenze“, conclude.
1 commento
Alberto Decadri · 12 Giugno 2020 alle 12:15
Ottima decisione,era ora Patrizia. Buon lavoro
Alberto Decadri
Comitato Crescita Brugherio