Agriturismi
Baffi (Italia Viva): “Agriturismi: nel nuovo regolamento indispensabile puntare su semplificazione e innovazione per accompagnare la ripresa”
“Innovazione e semplificazione, questi gli aspetti più importanti su cui la Giunta regionale nell’approvare in via definitiva il nuovo regolamento sugli agriturismi dovrà porre particolare attenzione” dichiara il Consigliere Regionale di Italia Viva, Patrizia Baffi a latere dei lavori della Commissione Agricoltura “Ed è proprio su queste leve che ho dedicato la mia attenzione facendomi portavoce di alcune proposte presentate dalle associazioni agricole di categoria nelle scorse settimane, con specifiche osservazioni depositate e poste al voto oggi nella seduta di Commissione Agricoltura, di cui sono componente”.
“Tra le osservazioni da me depositate è stata accolta in tema di semplificazione la richiesta di mantenere l’informativa sui prodotti somministrati attraverso l’esposizione della carta di provenienza dei prodotti” sottolinea l’esponente di Italia Viva “bocciata invece dalla maggioranza la richiesta di far riportare nella documentazione fiscale semplicemente il numero dei pasti, in sostituzione delle somministrazioni effettuate distinte per tipologia, presentata con l’obiettivo di evitare alle aziende un aggravio di costi per far riadeguare i registratori di cassa, senza utilità alcuna ai fini dei controlli”.
“Per quanto riguarda l’innovazione sono state accolte le osservazioni relative all’introduzione della formula glamping per l’agricampeggio, un moderno trend in termini di vacanze che offre l’opportunità di vivere “l’esperienza all’aria aperta” con tutte le comodità, e in relazione alla formazione il mantenimento per gli operatori di supporto della previsione di un numero di 50 ore complessive, attribuendo ai soli titolari dell’attività un impegno formativo di 90 ore” prosegue Patrizia Baffi “bocciata invece dalla maggioranza la proposta di introdurre la possibilità di seguire la formazione in modalità on line anziché in sola presenza”.
“L’auspicio è che la Giunta Regionale recepisca le osservazioni e approvi al più presto in via definitiva il nuovo testo di regolamento regionale che da finalmente attuazione alle novità introdotte con legge regionale n. 11 del 18.06.2019, oltre un anno fa, per l’ammodernamento e il rilancio degli agriturismi lombardi, che sono tra le attività agricole più duramente colpite dall’emergenza coronavirus”, conclude.
Con oltre 1.600 agriturismi la Lombardia è la terza regione italiana per numero di aziende autorizzate con un’incidenza del 7% sulle aziende presenti sul territorio nazionale, preceduta solo da Toscana e Trentino-Alto Adige (dato 2018).
Con riferimento ai soli agriturismi autorizzati alla ristorazione, la regione ottiene il secondo posto fra le regioni italiane con un’incidenza sul totale nazionale del 9,7%, percentuale che sale al 19,5% se si considerano le aziende autorizzate esclusivamente alla ristorazione.
Di seguito in sintesi alcune delle novità per gli agriturismi della Lombardia introdotte dalla L.R. 11/2019.
In tavola:
- aumento dal 30 al 35% (30% in montagna) della percentuale dei prodotti propri aziendali al fine di una maggiore qualificazione dell’offerta aziendale e lombarda;
- estensione all’80% dell’apporto complessivo dei prodotti propri e del territorio regionale con la conseguente riduzione dal 30% al 20% della percentuale di prodotti acquistati dalla grande distribuzione;
- valorizzazione di vini e pesci lombardi attraverso l’introduzione del divieto di utilizzo di prodotti ittici di provenienza marina e dei vini provenienti da altre Regioni, fatta eccezione per i vini prodotti da aziende agricole di province non lombarde, contigue alla provincia dove ha sede l’azienda agrituristica.
- estensione a tutto il territorio regionale della “zona” da cui l’azienda può approvvigionarsi;
- utilizzo delle carni di selvaggina selvatica prelevata sul territorio regionale;
- consentita per 20 giornate all’anno la ristorazione al di fuori delle strutture aziendali;
- aumento da 40 a 45 dei pasti somministrabili dalle strutture «familiari»;
- consentita la cumulabilità annuale dei pasti;
- introdotto per le colazioni il limite del 40% complessivo tra i prodotti di origine propria e del territorio.
Enoturismo:
Introdotta l’attività enoturistica
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