Contrasto alla violenza sulle donne
Baffi (Italia Viva): “Durante il lockdown aumentata la richiesta di aiuto: servono interventi strutturali per contrastare il fenomeno”
“Sono ancora esigue le risorse regionali stanziate per il contrasto alla violenza sulle donne con la delibera di Giunta n. 3393 dello scorso 20 luglio” prosegue Patrizia Baffi “solo 170.000 euro il cofinanziamento di Regione Lombardia a sostegno delle attività dei centri antiviolenza e delle case rifugio e altre strutture di ospitalità, a fronte di uno stanziamento integrativo di risorse nazionali pari a 4.445.963,77 assegnate con DPCM del 4 dicembre 2019”.
“I casi di violenza sulle donne segnalati con telefonate al numero verde sono aumentati del 73% dal 1 marzo al 16 aprile 2020 rispetto allo medesimo periodo del 2019, mentre sono diminuite le denunce. Questo quanto emerge dalla recente nota informativa elaborata dall’Ufficio Studi, Analisi Leggi e Politiche regionali del Consiglio Regionale” dichiara il Consigliere di Italia Viva, Patrizia Baffi “Durante il periodo di lockdown la prescrizione di rimanere a casa ha aumentato il rischio di violenza tra le mura domestiche e anche le difficoltà per le vittime di denunciare e di rivolgersi a servizi di aiuto e supporto, ma non è aumentata di pari passo l’attenzione delle istituzioni sul fenomeno”.
“Un incremento, quello approvato da Regione Lombardia, che non risponde adeguatamente alle richieste condivise in aula lo scorso 19 dicembre con l’approvazione all’unanimità di uno specifico ordine del giorno da me proposto sul tema e tanto meno alle necessità emergenti” sottolinea Patrizia Baffi.
“Nell’atto di indirizzo approvato dal Consiglio regionale evidenziavo infatti come la legge regionale 3 luglio 2012, n. 11 “Interventi di prevenzione, contrasto e sostegno a favore di donne vittime di violenza”, autorizzasse per l’attuazione degli interventi previsti dalle norme una spesa regionale annuale pari a 1 milione di euro” dichiara l’esponente di Italia Viva “Oggi, nonostante l’ordine del giorno abbia impegnato la Giunta ad incrementare le risorse per gli anni 2020 e 2021, devo prendere atto che, pur apprezzando lo sforzo fatto dall’esecutivo con i 170.000 euro che vanno a sommarsi ai 700.000 euro stanziati a dicembre 2019, il risultato complessivo risulta ancora assolutamente inadeguato in quanto non raggiunge neanche lo stanziamento previsto quasi dieci anni fa dalla L.R. 11/2012”.
“Ma l’azione delle istituzioni, a partire dallo stanziamento delle risorse, deve essere continuativa e strutturale, fatta di interventi sistematizzati e fondi messi a regime per garantire il lavoro dei CAV ed il funzionamento delle case rifugio” commenta Patrizia Baffi “Come precisa l’analisi dell’Ufficio Studi, la percezione di un sistema strutturato può essere alla base di un efficace percorso di uscita dalla situazione di violenza, che ha come punto di partenza la fiducia della donna nei confronti della rete d’aiuto. Occorre intervenire per garantire un livello minimo di servizi, adeguate risorse ed un potenziamento delle reti territoriali”
“L’evidente aumento delle donne che si rivolgono ai centri antiviolenza è documentato anche nella seconda relazione al Consiglio regionale sull’attuazione della L.R. 11/2012, che sarà presentata nei prossimi mesi in Commissione Sanità” sottolinea Patrizia Baffi “L’esame della relazione sarà l’occasione per approfondire, grazie all’importante lavoro del Comitato Paritetico di Controllo e Valutazione, quali azioni necessitino di potenziamento a livello regionale”.
“Nel frattempo il mio impegno sul tema proseguirà anche in aula consiliare, in occasione della discussione dell’assestamento di bilancio in programma la prossima settimana”, conclude Patrizia Baffi.
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