Una Legge speciale per la Lombardia
Baffi : “Decreto Ristori bis, se l’emergenza dovesse perdurare si valuti una legge speciale per la Lombardia”
“Sono preoccupata dall’incertezza che tuttora aleggia in merito alla durata dell’emergenza, che potrebbe portare ad un prolungamento delle chiusure di numerose attività economiche, con la conseguenza che i ristori finora stanziati potrebbero non bastare. Pertanto, se la situazione d’emergenza dovesse perdurare oltre l’inizio di dicembre, ritengo che il Governo dovrebbe valutare di varare una vera e propria Legge speciale per la Lombardia.
Un simile provvedimento, già adottato in passato per altre zone d’Italia, sarebbe il modo migliore per destinare alla nostra Regione adeguate risorse per riprendersi in modo strutturale dalla crisi: visto il ruolo di traino che da sempre la Lombardia riveste nell’economia italiana, sono convinta che una Legge speciale produrrebbe un effetto moltiplicatore anche su altri territori della Penisola” dichiara il Consigliere Regionale di Italia Viva, Patrizia Baffi, commentando il Decreto Ristori Bis, approvato dal Consiglio dei Ministri nella notte tra venerdì e sabato scorsi.
“In ogni caso, ritengo positiva la tempestività con il cui il Governo ha provveduto a stanziare le risorse necessarie a ristorare le numerose attività che sono state costrette a chiudere dagli ultimi DPCM. Il Governo sembra quindi aver imparato dagli errori commessi durante la prima fase dell’emergenza Coronavirus, avvenuta tra marzo e aprile, quando i ristori arrivarono troppo tardi, con importi spesso insufficienti e attraverso procedure di richiesta eccessivamente complesse.” conclude il Consigliere regionale.
La Lombardia si appresta a ricevere circa 333 milioni di Euro di rimborsi, destinati a sostenere a fondo perduto un numero di partite IVA che si stima superiore alle 43mila unità (di cui 33mila tra bar e alberghi), che configura la nostra Regione come la principale beneficiaria delle misure previste dal Decreto Ristori bis.
La cifra totale stanziata dal Decreto ammonta a 563 milioni, dei quali 224 milioni andranno ad integrare del 50% la prima richiesta di ristoro effettuata alcune settimane fa.
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