Riconoscimento budget 2020 alle RSA
Baffi (Italia Viva): “RSA – Bene gli sforzi in atto per il riconoscimento del budget 2020, ma occorre ristorare anche i maggiori costi sostenuti dalle strutture”
“Bene gli sforzi in atto per il riconoscimento del budget contrattualizzato per il 2020 alle RSA che vanno nella direzione di dare risposta alle richieste da me avanzate con l’ordine del giorno approvato in aula all’unanimità il 28 luglio scorso, con cui si invitava la Giunta Regionale a definire formalmente la modalità per riconoscere alle strutture residenziali sociosanitarie l’intero budget a carico del Fondo sanitario regionale per i posti letto contrattualizzati definito a inizio anno, così come stabilito nel contratto sottoscritto dalle strutture per l’anno 2020″ dichiara il Consigliere Regionale di Italia Viva, Patrizia Baffi .
“I contenuti del progetto di legge in esame rappresentano un primo importante passo per consentire di mettere in equilibrio i bilanci degli enti gestori, ma non possiamo ritenere che sia sufficiente a ristorare le maggiori spese sostenute da queste realtà”. “E’ per questo motivo che ho chiesto all’Assessore Gallera, nell’audizione svolta questa mattina in Commissione Sanità, di prevedere un ulteriore stanziamento a copertura delle spese per la messa in sicurezza delle strutture e del personale sanitario, spese straordinarie che vanno oltre il budget contrattualizzato e che non possono essere poste a totale carico degli enti gestori delle RSA ” prosegue Patrizia Baffi “Oltre ad una misura che intervenga a ristoro dei servizi erogati sul territorio a titolo di RSA Aperta, servizi importanti finalizzati a supportare la permanenza al domicilio di persone affette da demenza certificata o di anziani non autosufficienti, su cui è stata registrata una notevole riduzione delle entrate, riduzione che va ad incrementare, non dimentichiamocelo, il mancato introito delle rette delle famiglie sui posti letto non occupati”.
“Su questi temi sarà mia cura depositare appositi emendamenti al progetto di legge per la discussione che è calendarizzata in Commissione Sanità la prossima settimana” conclude.
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