Impianti fotovoltaici
Baffi (Italia Viva): “Impianti fotovoltaici: no alla collocazione su suolo agricolo”
“Servono maggiori tutele per il suolo agricolo lombardo ed in particolare occorre rendere più stringenti le limitazioni in relazione alla possibilità di installare impianti fotovoltaici “a terra” su suolo agricolo” dichiara il Consigliere Regionale di Italia Viva Patrizia Baffi.
“Ed è proprio a tal fine che oggi in aula ho presentato due emendamenti a modifica e integrazione dei contenuti dell’Atto di indirizzi per la definizione del Programma Regionale Energia Ambiente e Clima (PREAC). Tali restrizioni devono essere introdotte ora nel PREAC che Regione Lombardia si appresta a predisporre, in quanto si tratta dello strumento di pianificazione deputato a definire le “aree non idonee” alla installazione di specifiche tipologie di impianti a fonte rinnovabile e ad individuare gli “impianti non idonei”e gli “impianti istruibili” per ciascuna delle categoria in cui sono classificate le aree stesse “.
“Sul tema ero già intervenuta lo scorso gennaio con una interpellanza, dopo essermi confrontata con esperienze concrete di diverse amministrazioni locali lodigiane che nel corso di questi ultimi mesi hanno visto un proliferare di richieste in questo senso e con fatica e grandi difficoltà hanno portato avanti la tutela dei loro territori agricoli, non avendo ritrovato nel PEAR in vigore disposizioni chiare e sufficientemente restrittive, in quella che è la prima regione agricola del nostro Paese” prosegue l’esponente di Italia Viva “Amministratori Comunali e Sindaci che purtroppo non possono decidere in autonomia di prevedere maggiori vincoli in quanto tale facoltà è attribuita alle sole regioni”.
“Non sono assolutamente contraria allo sviluppo di FER ed in particolare del fotovoltaico, ma ritengo che la previsione del ricorso al consumo di suolo agricolo, debba essere ridotto al massimo con regole e disposizioni regionali chiare, privilegiando l’utilizzo di altre aree per la collocazione “a suolo” degli impianti a partire da quelle dismesse o compromesse ad altra vocazione, quale ad esempio quella industriale” sottolinea Patrizia Baffi.
“Auspico quindi che in fase di predisposizione del nuovo PREAC, Regione Lombardia sappia mettere in campo scelte più coraggiose in grado di contemperare la necessità di investire sulle energie rinnovabili con l’esigenza di tutelare il suolo agricolo, nel rispetto di quanto previsto dal Testo Unico in materia di Agricoltura, L.R. 5 dicembre 2008, n. 31, che al tema della tutela del suolo agricolo dedica un apposito articolo“, conclude.
La Lombardia vanta con riferimento al comparto agroalimentare un peso economico nell’ambito dell’Unione Europea molto rilevante: pur occupando una superficie pari allo 0,53% ed avendo una popolazione corrispondente all’1,96% dell’UE il PIL lombardo è pari al 2,48% di quello dell’intera Unione, vicino in valore assoluto a quello di stati come Austria e Norvegia e notevolmente superiore a quello di molti altri stati membri, nonostante abbia registrato una riduzione della Superficie Agricola Utilizzata (SAU) dal 1990 ad oggi di quasi il 16%, passando da una superficie complessiva di 1.104.278 ettari a 931.000 ettari, con una riduzione continua e costante: 5,86% nel primo decennio, 5,61% nel secondo decennio, e oltre il 4% negli ultimi anni.
La L.R. 5 dicembre 2008, n. 31 “Testo unico delle leggi regionali in materia di agricoltura, foreste, pesca e sviluppo rurale” dedica alla tutela del suolo agricolo l’articolo 4 quater, che prevede al comma 3:
“La Regione considera il sistema rurale una componente fondamentale del suo sistema territoriale e ritiene che le criticità emergenti sul consumo di suolo agricolo devono essere affrontate con adeguate politiche finalizzate a salvaguardare le destinazioni di uso di suoli e territori agricoli indispensabili all’esercizio delle attività agricole (omissis)”;
ed al successivo comma 5:
“La Regione elabora politiche per il contenimento del consumo di suolo agricolo finalizzate ad orientare la pianificazione territoriale regionale (omissis)”
In allegato il testo degli emendamenti presentati.
PDA-38-Emendamento-n.-11-BaffiPDA-38-Emendamento-n.-12-Baffi-1
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