Obbligo di vaccinazione anti Covid anche per gli operatori socioassistenziali
“L’obbligo vaccinale deve essere esteso anche agli operatori socioassistenziali” dichiara il Consigliere Regionale lodigiano Patrizia Baffi “Non possiamo pensare di poter tutelare la salute pubblica e mantenere adeguate condizioni di sicurezza nell’erogazione delle prestazioni di cura e assistenza nelle strutture residenziali per anziani e per disabili, ma non solo, se escludiamo dall’obbligo di vaccinazione anti Covid questa importante categoria”.
“Con la pubblicazione del decreto legge 44/2021 nella Gazzetta Ufficiale del 1 aprile, il Governo ha deciso infatti di affrontare, con l’articolo 4, il tema della vaccinazione anti Covid nel settore socio- sanitario, ma al momento la nuova norma si rivolge ai soli esercenti le professioni sanitarie e agli operatori di interesse sanitario che svolgono la loro attività nelle strutture sanitarie, sociosanitarie e socio-assistenziali, pubbliche e private, farmacie, parafarmacie e studi professionali” sottolinea il Consigliere Regionale “trovando quindi applicazione per medici, infermieri, farmacisti e operatori sociosanitari (OSS) ma non per gli operatori socioassistenziali (OSA), figure ausiliarie che gestiscono l’igiene degli ospiti e la loro quotidianità”.
“Auspico che il testo di legge venga adeguato al più presto alle richieste che sono state espresse in questi giorni anche da UNEBA” prosegue Patrizia Baffi “e che in fase di conversione del decreto si possa dare una risposta completa alle effettive esigenze delle strutture, per mettere in sicurezza “tutti” gli operatori che si prendono cura dei più fragili, nessuno escluso, e tutelare a pieno le persone più esposte a rischi elevati” conclude Patrizia Baffi.
Milano, 7 Aprile 2021
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