Cresce l’allarme sul tema della carenza dei medici di famiglia
“Cresce l’allarme sul tema della carenza dei medici di famiglia in Lombardia e nel Lodigiano e a tal fine ho sollecitato l’assessorato a dare riscontro alla mia interrogazione, presentata un anno fa, con cui chiedevo quali azioni intendesse mettere in campo la nostra regione per affrontare questo grave problema” dichiara il Consigliere Regionale lodigiano di Fratelli d’Italia Patrizia Baffi “I dati del fenomeno, evidenziati dalla pubblicazione degli incarichi vacanti e rimasti carenti a seguito delle procedure di assegnazione svolte dalle Agenzie di Tutela della Salute, confermano che non abbiamo tempo da perdere: sono più di 750 i posti ad oggi scoperti in Lombardia, su cui è possibile presentare domanda, a seguito dell’avvio di una nuova e ulteriore procedura, entro il 9 luglio 2021. Una situazione che si fa sempre più seria e che coinvolge anche il Lodigiano dove sono 24 gli incarichi ancora da ricoprire”.
“L’allarme sul fenomeno, causato dai numerosi pensionamenti in programma che non riescono ad essere colmati da nuovi ingressi, era già stato lanciato nel 2018, quando era stato previsto che entro il 2022 sarebbero mancati in Lombardia, una delle regioni maggiormente interessate dal problema, ben 1802 medici di base“ prosegue l’esponente di Fratelli d’Italia “L’epidemia ha posto ancor più l’accento sulla preziosa attività di sanità pubblica che il medico di famiglia svolge nella comunità, in particolare l’insostituibile e peculiare conoscenza dei singoli suoi assistiti, del loro stato di salute e delle individuali condizioni di rischio. Non possiamo permetterci quindi di non dare una risposta adeguata al problema: la attendono le famiglie e i nostri amministratori locali”.
“Auspico che Regione Lombardia sappia mettere in campo al più presto nuove e urgenti misure” evidenzia Patrizia Baffi “Da parte mia continuerò a sostenere in tutte le sedi opportune, anche nell’ambito della discussione della revisione della legge regionale 23 2015 tutt’ora in corso, la necessità di dare priorità al potenziamento della medicina territoriale per sostenere e salvaguardare il sistema sanitario e la salute di tutti a partire dai più fragili” conclude.
Milano, 30 Giugno 2021
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