Approvata la legge regionale che disciplina l’attività di tatuaggio e piercing
“Approvata oggi in Consiglio Regionale la legge regionale che disciplina l’attività di tatuaggio e piercing che risponde a un duplice obiettivo, da un lato quello di salvaguardare, attraverso la definizione di adeguati standard igienico-sanitari, la salute dei clienti e dall’altro quello di tutelare la professionalità di tatuatori e piercer, definendo in modo puntuale i requisiti per esercitare le suddette attività” dichiara ilConsigliere Regionale lodigiano di Fratelli d’Italia Patrizia Baffi “Un intervento necessario per regolamentare un settore che negli ultimi trent’anni si è sviluppato in maniera esponenziale grazie alla crescente richiesta del mercato e richiesto da anni anche dagli stessi operatori, per combattere l’abusivismo e il pericolo derivante da attività completamente esenti da vincoli igienico-sanitari, che con il virus è andato aumentando, a scapito di chi fa tutto in regola”.
“Il testo di legge definisce in particolare il percorso formativo necessario per svolgere tali attività, salvaguardando coloro che sono già in possesso delle competenze utili, e introduce apposite prescrizioni per i ragazzi minorenni” prosegue Patrizia Baffi “Ai fini dell’esecuzione di tatuaggi e piercing sui minori di anni 18 sarà infatti necessario il consenso di chi esercita la responsabilità genitoriale o altra forma di tutela prevista dall’ordinamento civile, mentre sarà in ogni caso vietata l’esecuzione di tatuaggi su minori di anni 16 nonché l’esecuzione di piercing sui minori di anni 14, ad esclusione di quello sul lobo dell’orecchio”.
“La norma affida inoltre alla Giunta regionale il compito di disciplinare con delibera i requisiti igienico-sanitari dei locali adibiti alle attività di tatuaggio e piercing e le modalità di preparazione, di utilizzo e conservazione, nonché le cautele d’uso delle apparecchiature e dei pigmenti colorati e dei monili utilizzabili, nonché a Comuni e ad ATS le competenze in termini di vigilanza e controllo” sottolinea il Consigliere Regionale.
“La nuova legge regionale è il risultato di un proficuo confronto con le associazioni di categoria e le associazioni di settore, nel corso del quale è stata recepita l’osservazione relativa all’opportunità di eliminare dalla proposta ogni riferimento all’attività di dermopigmentazione, originariamente prevista dal testo ma foriera di possibili sovrapposizioni con altre disposizioni legislative”, conclude.
Milano, 13 Luglio 2021
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