Disabilità e non autosufficienza: le risorse del voucher autonomia non possono andare perse
“Le risorse del voucher autonomia, misura innovativa rivolta ad anziani e a persone con disabilità con compromissione lieve o moderata, prevista da Regione Lombardia all’interno della programmazione comunitaria POR FSE 2014-2020, non possono andare perse“ dichiara Patrizia Baffi, Consigliere Regionale lodigiano di Fratelli d’Italia, a latere dei lavori della Commissione Sanità di cui è componente “Questa mattina sono tornata a farmi portavoce dei bisogni dei più fragili e delle loro famiglie in occasione della presentazione del Rapporto finale sull’attuazione e gli esiti del voucher autonomia promosso da Regione Lombardia e cofinanziato con risorse europee: i dati restituiscono un quadro complessivamente positivo delle potenzialità del voucher, inficiate però da criticità, come la complessità burocratica, che ne hanno condizionato in questi anni l’impiego, lasciando buona parte delle risorse inutilizzate. L’analisi dei dati forniti da Regione Lombardia mostra infatti che il livello di risorse utilizzate varia tra il 17% (Voucher Anziani, prima edizione) e il 64% (Voucher Disabili, seconda e terza edizione)”.
“Il voucher autonomiafinanzia progetti individuali e personalizzati della durata di un anno volti ad accrescere l’autonomia delle persone vulnerabili e tra l’altro, per quanto riguarda i disabili gravi, potrebbe ben integrarsi con gli aiuti previsti dalla Misura B2 e dare risposta alle richieste inevase che arrivano dai territori” evidenzia il Consigliere Regionale “Uno strumento che se adeguatamente finalizzato consentirebbe di intercettare una fascia di disagio sociale – la compromissione lieve e media – che tende a essere trascurata e a passare in secondo piano rispetto a target più gravi o urgenti”.
“Sul tema ero già intervenuta nel dicembre scorso, in occasione della discussione di bilancio” prosegue Patrizia Baffi “chiedendo con un ordine del giorno, in quel caso, di prevedere l’estensione dell’accesso ai voucher sociosanitari, già previsti per i disabili gravissimi destinatari della B1, anche ai beneficiari della Misura B2, in quanto spesso i ragazzi affetti ad esempio da autismo in forme gravi, ma non gravissime, si trovano a dover rinunciare alle terapie offerte da servizi specialistici, in quanto la famiglia non potendosi permettere di pagare le prestazioni, è costretta a mettersi in coda a liste di accesso lunghissime”.
“Occorre rivedere i criteri per rendere più semplice l’accesso al voucher autonomia, riproponendo la misura debitamente corretta anche nella nuova programmazione comunitaria del prossimo settennato” questo quanto ribadito dal Consigliere Regionale Patrizia Baffi in Commissione Sanità.
Milano, 22 Settembre 2021
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