Peste suina africana – Attivati gli interventi di prevenzione in Lombardia: ora servono ristori per le aziende e la filiera suinicola lombarda
“Regione Lombardia ha già attivato gli interventi di prevenzione e monitoraggio in Lombardia al fine di escludere il rischio di diffusione della peste suina africana nella nostra regione: ora servono ristori per le aziende e la filiera suinicola lombarda” dichiara il Consigliere Regionale lodigiano di Fratelli d’Italia Patrizia Baffi “Le parole dell’Assessore Rolfi, che ha relazionato oggi in Commissione Agricoltura, sono state rassicuranti. Le azioni preventive già messe in campo, con modalità omogenee e coordinate con le altre regioni confinanti con l’area infetta, e che per ora per la Lombardia riguardano una minima parte del territorio pavese, coinvolto perché “confinante” con la provincia di Alessandria interessata dal ritrovamento di alcuni capi infetti, permettono di avere la situazione sotto controllo, ma occorre attivarsi tempestivamente per mettere in sicurezza anche l’economia della filiera suinicola, comparto che nella nostra regione conta quasi 5 milioni di capi, il 50% del valore nazionale”.
“Pur non essendo stato ritrovato alcun capo infetto da peste suina africana, la nostra Regione sconta purtroppo anch’essa gli effetti del blocco delle esportazioni verso i Paesi Terzi come Cina, Giappone e Corea” sottolinea Patrizia Baffi “Tale blocco, fortunatamente non applicato alla Lombardia dai Paesi della Comunità Europea che rispettano il principio della regionalizzazione previsto dalle norme UE, coinvolge tutte le regioni d’Italia e comporta al momento un danno complessivo stimato intorno ai 15 milioni di euro al mese”.
“Oltre a garantire un elevato livello di attenzione sulla vigilanza, è necessario quindi che Regione Lombardia si attivi al più presto presso il Governo affinchè renda disponibili i fondi necessari per il ristoro delle aziende del comparto, così come richiesto dalla mozione approvata in aula martedì” prosegue il Consigliere Regionale “Un comparto importante quello della suinicoltura anche per il Lodigiano che all’interno del sistema allevatoriale lombardo conta ben 380.000 capi” conclude.
Milano, 20 gennaio 2022
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