Revisione standard Strutture ambulatoriali per minori con disabilità (RIA) è il risultato concreto di anni di mio impegno in Regione Lombardia
“Nel documento delle Regole 2022 in ambito sociosanitario e della salute mentale, che a giorni verrà approvato dalla Giunta regionale, rilevo con soddisfazione l’accoglimento di alcune istanze che in questi anni ho portato avanti con atti concreti in Consiglio Regionale e in Commissione Sanità sulle strutture ambulatoriali per minori con disabilità ex art. 26 (RIA). Si realizza finalmente la revisione degli standard relativi alle unità d’offerta che erogano prestazioni riabilitative ambulatoriali rivolte all’età evolutiva e rientranti nell’area della riabilitazione generale, che così come formulati erano un vero ostacolo alla stabilizzazione delle sperimentazioni ambulatoriali ex DGR 3239 e alla sopravvivenza delle stesse RIA, prestazioni essenziali che garantiscono territorialità e vicinanza di intervento alle famiglie e alle scuole frequentate da minori con disabilità. In un percorso condiviso con Operatori e stakeholder, dall’inizio della legislatura chiedevo la revisione di standard ancora disciplinati da una DGR del 2004, che oggi viene accolta: con le nuove regole la condizione della presenza di almeno un medico indicato quale responsabile delle attività cliniche potrà essere rispettata anche senza la presenza fisica del medico presso la struttura, con un evidente potenziamento del servizio per i minori con disabilità attraverso l’apporto di altre figure professionali più coerenti e appropriate”.
Così Patrizia Baffi, Consigliere Regionale di Fratelli d’Italia e membro della Commissione Sanità di Regione Lombardia sulle nuove Regole 2022 della DG Welfare, nelle quali trova realizzazione il percorso di impegno portato avanti fin dall’inizio della legislatura dal Consigliere lodigiano sulla revisione dei requisiti delle unità di offerta sociosanitarie ex art. 26 per minori con disabilità.
“Questa revisione favorisce una maggiore appropriatezza e qualità del servizio a vantaggio degli utenti, prevedendo di avvalersi di figure più specifiche in ambito socio-pedagogico e quindi più coerenti con la tipologia di disabilità in questione. Il mio impegno su questo tema è iniziato nel 2018 con Odg, lettere agli Assessorati competenti, Interrogazioni in Aula e quindi accolgo oggi, dopo quattro anni di impegno, l’ottimo risultato raggiunto. A tal proposito desidero ringraziare la DG Welfare nella persona del Direttore Dott. Giovanni Pavesi, che ha compreso l’importanza di questa revisione”.
Milano, 5 aprile 2022
0 commenti