In Regione il grido d’allarme di ANCE: la crisi del comparto edilizia rischia di essere colpo durissimo per imprese, famiglie e territorio
“Il grido d’allarme del settore edilizio lombardo necessita risposte tempestive ed efficaci. Oggi nelle commissioni Attività produttive e Territorio, in seduta congiunta, il Presidente di ANCE Lombardia Tiziano Pavoni è stato molto chiaro: tante imprese, a causa dei rincari e delle difficoltà di reperimento delle materie prime, rischiano di fallire nonostante la grande richiesta di opere proprio perché le condizioni sono insostenibili. Sono state ribadire le urgenze sottolineate nella mozione 739 “Emergenza cantieri per incremento dei costi delle materie prime” di Fratelli d’Italia, di cui sono firmataria, approvata in Consiglio Regionale: lo scenario mutato rischia di compromettere le opere finanziate con il PNRR e con la Legge Regionale 9 “Interventi per la ripresa economica”, con pesanti ricadute su imprese, famiglie, Enti locali”.
Così Patrizia Baffi, Consigliere Regionale di Fratelli d’Italia e membro della Commissione Attività produttive, dopo l’audizione del Presidente di ANCE Lombardia Tiziano Pavoni nella seduta congiunta di oggi delle Commissioni Territorio e Attività produttive.
“Parliamo di un settore che l’anno scorso a livello nazionale rappresentava il principale motore della crescita con un +16,4% e un +11,8 di occupazione – continua Patrizia Baffi -,che in Lombardia vale il 7% del pil regionale, il 18% del settore industriale, il 6% degli occupati in regione. Un settore che oggi rischia di implodere sotto i colpi di questa pandemia economica, di speculazioni e di difficoltà strutturali insostenibili. Pensiamo agli asfalti, rispetto ai quali quasi l’80% dei cantieri sono fermi perché è impossibile terminare i lavori ai prezzi da contratto. In Regione Lombardia da settembre 2021 a febbraio 2022 abbiamo bandi pubblici andati deserti per qualcosa come 297 milioni a causa, nel 99% dei casi, del caro prezzi aumentati mediamente del 20% e nel caso degli asfalti del 45%, oltre alla difficoltà di reperimento delle materie prime”.
“Il momento istituzionale di oggi dà seguito alle istanze emerse venerdì scorso a Lodi, in occasione del convegno promosso da Assimpredil a cui ho partecipato – conclude Patrizia Baffi -. Il pericolo concreto è che larga parte dei fondi stanziati dal PNRR e da leggi regionali sul territorio vadano persi: per questo è fondamentale, come già richiamato nella Mozione 739, un intervento del Governo, con provvedimenti strutturali che rivedano la calendarizzazione di opere che rischiano di bloccarsi a causa di rincari e carenza di materie prime. Il comparto richiede a gran voce inoltre una revisione temporanea dei prezziari regionali, attualmente al vaglio di Regione Lombardia: è una strada che si può percorrere con la dovuta attenzione al pericolo di ingenerare conseguenze negative sull’inflazione. E’ in gioco il futuro delle nostre imprese, di tante famiglie e di uno sviluppo del territorio rispetto al quale i Comuni sono in grande difficoltà nella programmazione di interventi strutturali importanti”.
Milano, 13 aprile 2022
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