In Commissione Attività produttive approvata la Risoluzione per una vera parità nella realizzazione professionale e lavorativa delle donne

Pubblicato da Patrizia Baffi il

“L’approvazione in Commissione Attività produttive di Regione Lombardia, di cui sono membro, della Proposta di risoluzione “Misure di sostegno a favore della conciliazione famiglia/lavoro e della tutela della maternità nell’ambito della valorizzazione dell’indipendenza e dei diritti della Donna” rappresenta un traguardo e contemporaneamente un punto di partenza importante verso una vera parità, che nella sostanza mira a eliminare ogni ostacolo rispetto alla piena realizzazione professionale, familiare e sociale delle donne. E’ un tema che, da donna impegnata nelle Istituzioni, mi sta particolarmente a cuore. Troppe donne ancora oggi si trovano a dover scegliere tra realizzazione personale e costruzione di una famiglia e in questo senso è necessario un radicale cambio di passo: questa Risoluzione porta con sé azioni concrete per una reale diffusione della cultura della conciliazione famiglia/lavoro”.

Così Patrizia Baffi, Consigliere Regionale di Fratelli d’Italia e Membro della Commissione Attività produttive di Regione Lombardia, dopo l’approvazione in Commissione della Proposta di risoluzione “Misure di sostegno a favore della conciliazione famiglia/lavoro e della tutela della maternità nell’ambito della valorizzazione dell’indipendenza e dei diritti della Donna”.

“Il valore aggiunto di questa Risoluzione con cui si vogliono impegnare Il Presidente e la Giunta di Regione Lombardia è la concretezza in termini di operatività e obiettivi. Si prevedono azioni concrete per tutelare la maternità e la paternità, incentivi alle imprese che tutelano e favoriscono la maternità introducendo asili aziendali, orario flessibile, assegni aziendali o altre forme di welfare aziendale a favore delle famiglie – continua Patrizia Baffi -; e poi incentivi alle lavoratrici autonome per favorire e sostenere la maternità anche in questa categoria lavorativa oltre che per le lavoratrici dipendenti, oltre ad un monitoraggio costante rispetto a eventuali discriminazioni e ad una rete di assistenza specifica per le neomamma, in un percorso che includa tutte le figure che possano dare supporto, a partire dagli organismi istituiti a livello regionale”. 

Milano, 28 settembre 2022


0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: