Legge regionale per contenimento nutrie più che mai necessaria per danni agli agricoltori e disagi nelle aree urbane
“In questo momento di emergenza idrica, l’erosione delle sponde dei fossi da parte delle nutrie rappresenta per i nostri agricoltori un grave e ulteriore problema, perché a causa dei buchi provocati sulle sponde la già scarsissima acqua disponibile fuoriesce e si disperde, rendendosi indisponibile per i fini irrigui. A tutto questo, si aggiungono situazioni recentemente raccontate dalle cronache locali in cui i cittadini denunciano la presenza delle nutrie anche in aree urbani, con conseguenti disagi e rischi per pedoni, ciclisti e automobilisti. Occorre quindi oggi più che mai ribadire l’importanza della Legge regionale, di cui sono firmataria, approvata in Consiglio Regionale a febbraio 2022, che mira a supportare gli Enti locali, altrimenti spesso privi di strumenti e organizzazione adeguata a contrastare un fenomeno che produce sempre più danni al nostro territorio”.
Così Patrizia Baffi, Consigliere Regionale di Fratelli d’Italia, interviene sul tema dei danni provocati dalle nutrie al comparto agricolo e dei disagi in alcune aree urbane oggetto di cronaca negli ultimi giorni.
“Le attività dei Comuni, specie quelli più piccoli, devono poter essere accompagnate dal supporto previsto dalla Legge Regionale – continua Patrizia Baffi –che prevede norme più severe per garantire l’attuazione del programma regionale e maggiori flessibilità operative, con l’obiettivo di poter assicurare il raggiungimento di risultati più incisivi. Nello specifico, si vincolano maggiormente le Province all’attuazione del programma regionale di contenimento ed eradicazione della nutria e si chiariscono proprio le funzioni attribuite agli Enti locali per l’incremento degli interventi, con l’ampliamento della platea di coloro che con adeguata formazione possono essere abilitati e autorizzati all’abbattimento diretto dei capi. Quanto alle risorse, la Legge regionale ha previsto lo stanziamento di 500mila euro sia per il 2022 che per il 2023, raddoppiando quindi i fondi destinati nel biennio precedente”.
Milano, 29 giugno 2022
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