Accelerare piena attuazione della LR 15/2020 per tutelare la sicurezza del personale sanitario e socio-sanitario
“Ho scelto di prendere parte, nel tavolo di lavoro istituito dalla Commissione Sanità, al percorso di elaborazione del testo che ha portato all’approvazione della LR 15/2020 ‘Sicurezza del personale sanitario e sociosanitario’, che ho sostenuto e sottoscritto, con l’obiettivo di porre un freno all’escalation di aggressioni e atti di violenza ai danni del personale sanitario e sociosanitario. A maggio di quest’anno avevo sollecitato l’attivazione del Tavolo tecnico, avvenuta con decreto il 13 maggio, per la sua piena attuazione, che parte dal monitoraggio degli episodi di violenza e passa per la promozione di protocolli d’intesa sul territorio finalizzati a potenziare la presenza e la collaborazione con le Forze di polizia nei pronto soccorso e nelle strutture ritenute a più elevato rischio”.
Così Patrizia Baffi, Consigliere Regionale di Fratelli d’Italia e membro della Commissione Sanità di Regione Lombardia, dopo i recenti casi di episodi di violenza ai danni del personale sanitario e socio-sanitario denunciati anche sul territorio lodigiano.
“I recenti gravissimi fatti di Codogno raccontano una realtà in cui i casi di violenza nelle strutture sanitarie sono in aumento – continua Patrizia Baffi -.Come ha reso noto la DG Welfare di Regione Lombardia, è in atto un attento monitoraggio su quanto avvenuto nelle strutture lombarde e se necessario potranno essere attivati specifici servizi a tutela del personale. Contestualmente è fondamentale dare piena attuazione alla Legge regionale, dopo un fisiologico rallentamento con a causa dell’emergenza sanitaria, che ha introdotto la promozione di protocolli di intesa e la predisposizione di specifiche linee guida per le strutture sanitarie, con indirizzi tecnici, organizzativi e procedurali comuni che consentano di rendere riconosciuto e riconoscibile il fenomeno e di intervenire di conseguenza”.
All’approvazione della Legge regionale le ASST contavano dal 2016, quindi in 4 anni, circa 5mila aggressioni di cui circa 1500 avvenute nei Pronto soccorso e circa 1000 in reparti di psichiatria. Recentemente l’INAIL ha confermato la gravità del problema, comunicando che tra il 2016 e il 2020 si registrano in Italia 12mila gli infortuni sul lavoro per il personale sanitario legati a violenze, aggressioni e minacce, con una media di circa 2.500 l’anno, dato verosimilmente sottostimato, che colpiscono tra l’altro in modo significativo, per quasi tre quarti, le donne.
Milano, 30 agosto 2022
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