Tra rincari e riforma del terzo settore, è a rischio la tenuta del comparto che si occupa di disabilità e non autosufficienza

Pubblicato da Patrizia Baffi il

“I rincari energetici, gli aumenti dei costi e le conseguenze della riforma del Terzo Settore in atto rischiano di portare il comparto dell’assistenza socio-sanitaria ad un punto di non ritorno. Condivido e rilancio l’appello di Uneba: servono interventi strutturali immediati dal Governo e dalle Regioni sia in termini di ristori e supporto concreto che in chiave normativa: è in gioco la sopravvivenza di servizi fondamentali per i nostri anziani ed è necessario tutelare le famiglie rispetto al rischio di aumenti insostenibili delle rette nelle strutture”.

Così Patrizia Baffi, Consigliere Regionale di Fratelli d’Italia e membro della Commissione Sanità di Regione Lombardia, sulle difficoltà che stanno investendo il comparto socio-sanitario che opera per la tutela e l’assistenza della disabilità e della non autosufficienza.

“Da una parte i rincari, gli aumenti dei costi del personale e di gestione – continua il Consigliere Regionale lodigiano Patrizia Baffi –rischiano di comportare perdite insostenibili e aumenti delle rette per le famiglie che potrebbero arrivare a 10, 20 euro. Dopo due anni estremamente difficili per le strutture socio-sanitarie, oggi è più che mai importante che il sistema degli aiuti e dei ristori abbracci anche il comparto socio-sanitario. Nel 2021 la pandemia aveva portato a perdite stimate in circa 300mila euro a struttura, ma erano stati messi in campo strumenti compensativi; oggi, a fronte di perdite stimate in circa 160mila euro a struttura, non sono previsti tali strumenti in un contesto in cui il supporto è rivolto solo a imprese e attività energivore. RSA, RSD, CDD e tutte le realtà del comparto socio-sanitario devono poter contare su aiuti adeguati”.

“Dall’altra parte è in atto una riforma del Terzo Settore che rischia di penalizzare pesantemente le strutture che si occupano di disabilità e non autosufficienza – prosegue il Consigliere Regionale lodigiano Patrizia Baffi -.Le recenti modifiche del Codice del Terzo Settore volute dal Ministero del Lavoro generano aumenti e difficoltà per Fondazioni e Associazioni, con la prospettiva della scomparsa delle Onlus, forma in cui sono organizzate la maggior parte degli Enti gestori delle strutture. Si genererebbero quindi enormi ulteriori problemi per quelle Organizzazioni no profit che costituiscono l’asse portante della solidarietà e che con questa riforma rischiano di essere trattate come enti fiscalmente commerciali. La norma che potrebbe entrare in vigore danneggerebbe in modo irreparabile le Onlus sotto diversi punti di vista, con aumenti di IMU e IRES che rappresenterebbero un’ulteriore batosta. Per questo è necessario che la riforma, inviata dal Governo all’Unione Europea per un parere, venga rivista in quanto pesantemente penalizzante per le strutture del comparto socio-sanitario”. 

Milano, 31 agosto 2022


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