Governo e Commissione Europea prevedano al più presto interventi straordinari per affrontare questa pandemia energetica
“Nel Consiglio Regionale di oggi e soprattutto nella Commissione Attività produttive di cui sono membro è stata ribadita in tutta la sua drammaticità una situazione che, alla luce di rincari energetici che toccano il 600%, rischia di essere uno tsunami devastante nei prossimi mesi per le imprese e per le famiglie lombarde. Di fronte a questa vera e propria pandemia energetica, è fondamentale che il Governo preveda interventi straordinari e che l’Europa tuteli l’Italia in termini di competitività”.
Così Patrizia Baffi, Consigliere Regionale di Fratelli d’Italia e Membro della Commissione Attività produttive, a margine dei lavori di oggi a Palazzo Pirelli che hanno visto un Consiglio Regionale e una Commissione Attività produttive in convocazione straordinaria per mettere al centro il tema dei rincari energetici e degli impatti sul tessuto economico-produttivo lombardo.
“In Consiglio Regionale abbiamo approvato la mozione con cui si impegna il Governo a muoversi urgentemente per attutire gli impatti dei rincari attraverso l’attuazione di tutte le misure necessarie al contenimento del caro-energia, partendo dall’introduzione di un tetto al prezzo del gas e adozione di una eventuale contrattazione collettiva a livello europeo, passando per l’introduzione di misure per il contenimento dei costi delle bollette con risorse nazionali ed europee (stimate in circa 30 miliardi di euro),fino all’introduzione di ulteriori meccanismi di semplificazione amministrativa che favoriscano la diffusione di impianti di produzione di energia da fonti di energia rinnovabile – continua Patrizia Baffi – mentre in Commissione Attività produttive hanno relazionato gli Assessori regionali al Bilancio, allo Sviluppo economico e all’Ambiente. L’Assessore al Bilancio ha relazionato sullo stato del bilancio regionale che, come già rilevato nell’assestamento di bilancio di luglio, vede minori entrate e maggiori costi e non sono ancora stati firmati i decreti da parte del Governo per il trasferimento delle risorse ordinarie alle Regioni. Quanto al tessuto produttivo, è emerso un quadro drammatico: se l’acquisto di riserve di gas a prezzo calmierato da parte del Governo è un fatto positivo, mancano tuttavia i decreti che stabiliscono come devono essere gestite tali riserve e a chi sono destinate. Di fronte all’impennata dei costi, quintuplicati, oggi tante imprese hanno più convenienza a chiudere che a produrre, anche alla luce di un’inflazione che è determinata per il 65% proprio dall’impennata dei costi energetici. È in agenda domani un importante vertice di Governo e l’auspicio è che di fronte ad una pandemia energetica equiparabile a quella sanitaria vengano previste misure e sostegni adeguati”.
“C’è poi un tema europeo molto importante– prosegue Patrizia Baffi –. Nel momento in cui in alcuni paesi europei il costo dell’energia è molto inferiore rispetto all’Italia, è ovvio che le nostre imprese siano perdenti in partenza. Per questo è prioritario che la Commissione Europea stabilisca un’equità di competizione determinando tetti dei prezzi che non penalizzino il comparto produttivo italiano”.
“La Lombardia inoltre rispetto alla media nazionale vede una maggiore dipendenza in termini percentuali dal gas – continua Patrizia Baffi -.In Italia, infatti, il 40% dell’energia deriva dal gas, mentre in Lombardia arriviamo al 54%: se la riduzione di produzione del gas a livello nazionale si attesterà al 16%, in Lombardia si attesterebbe al 25%. Paradossalmente, quindi, la regione più produttiva in Italia pagherà il prezzo più alto in quanto più dipendente dal gas rispetto alla media nazionale. Tutte le misure strutturali che possiamo mettere in campo, pensiamo ai gassificatori, produrranno effetti in due, tre anni e difficilmente compenseranno la riduzione prevista di 7 miliardi di metri cubi di energia. Quanto al fotovoltaico, è sicuramente una strada da continuare a percorrere, ma affinché sia davvero efficace rispetto agli attuali aumenti dovrebbe essere prevista non solo sui tetti, ma anche sulle superfici”.
Milano, 8 settembre 2022
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