Corte Costituzionale decreta vittoria di Regione Lombardia su tracciamento dei gessi

Pubblicato da Patrizia Baffi il

“La Corte Costituzionale con il suo pronunciamento decreta una vittoria importante per Regione Lombardia sul tracciamento dei gessi in agricoltura. In un quadro di evidente vuoto normativo nazionale, la norma regionale, che andava nella direzione di equiparare il trattamento dei gessi ai fanghi in Lombardia, adottata nell’agosto 2021, era stata impugnata in quanto la tutela dell’ambiente risultava un tema di competenza esclusiva dello Stato: con questa Sentenza, invece, si conferma come la disciplina emanata dalla Lombardia sia all’avanguardia e assicuri la tutela dell’agricoltura, dell’ambiente e della salute”.

Così Patrizia Baffi, Consigliere Regionale di Fratelli d’Italia, dopo il pronunciamento con cui la Corte Costituzionale, dopo l’impugnazione, ha dato il via libera alla disciplina del tracciamento dei gessi di defecazione, concimi prodotti con i fanghi di depurazione che rientrano nell’elenco dei fertilizzanti, ma finora sfuggite a qualsiasi regolamentazione.

“Sono soddisfatta – continua Patrizia Baffi – perché si tratta di un percorso al quale ho partecipato attivamente come membro del tavolo sull’emergenza fanghi, che aveva portato ad una risoluzione, approvata dalla Commissione Agricoltura e Ambiente e in Aula, nella quale si chiedeva che venisse disciplinata efficacemente anche la produzione dei gessi di defecazione in modo analogo ai fanghi, prevedendo un atto che garantisca la loro tracciabilità e conformità. In quel testo si chiedeva anche che sui singoli parametri indicati dalla normativa, la Regione potesse intervenire anche in maniera più restrittiva”.

“Nel 2021, inoltre, avevo presentato un Odg in sede di assestamento di bilancio regionale, approvato poi dal Consiglio Regionale, proprio con l’obiettivo di potenziare i controlli e garantire maggiore condivisione delle informazioni – conclude Patrizia Baffi -. Con quell’Odg avevo chiesto e ottenuto la sollecitazione a Governo e Parlamento per consentire il superamento degli attuali limiti nell’assunzione di nuovo personale nelle agenzie regionali per la protezione dell’ambiente e si prevedeva lo sviluppo di un banca dati alimentata dagli enti preposti, di pubblico e facile accesso, per garantire massima trasparenza e condivisione rispetto alle autorizzazioni di spandimento di fanghi e gessi nei confronti delle comunità locali e del territorio”.

Milano, 9 novembre 2022


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